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Spunta un airbag tra guidatore e passeggero

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Sono trascorsi più di 60 anni da quando, il 18 Agosto 1952, John W. Hetrick, un ingegnere industriale di Newport, in Pennsylvania (Stati Uniti), depositò il brevetto, frutto di nove anni di studi, di un cuscino salvavita da montare sulle automobili. All’epoca Hetrick non solo ipotizzava l’uso di un cuscino morbido per smorzare gli effetti di violente collisioni sul volante, ma suggeriva anche l’impiego di una valvola inerziale e di una bombola contenente gas compresso per gonfiare efficacemente il cuscino stesso.

Per ottenere il brevetto Hetrick non dovette realizzare un prototipo funzionante, ma produrre semplicemente un’accurata documentazione che venne poi inviata anche alle aziende potenzialmente interessate. Come però spesso accade in presenza di un’idea rivoluzionaria, il progetto ebbe un’accoglienza molto tiepida. Solo nel 1958 la General Motors cominciò a studiare davvero l’airbag e nel 1969 avviò un vero e proprio programma di sviluppo che cinque anni più tardi la portò ad essere la prima industria americana ad offrire questo dispositivo su alcuni modelli Buick, Cadillac ed Oldsmobile. Come dire, quasi un quarto di secolo dopo dal rilascio del brevetto!

Oggi, per fortuna le cose, sono cambiate completamente e l’airbag è una dotazione standard delle nostre automobili. Anzi,  all’interno dell’abitacolo troviamo airbag un po’ dappertutto. Non solo davanti, ma anche di lato, lungo le fiancate (i cosiddetti airbag a tendina) e perfino all’esterno della vettura, come il Pedestrian Airbag sviluppato da Bosch per la Volvo V40, ed addirittura nel soffitto, come il “bag in roof” che TRW ha realizzato per a Citroen C4 Cactus.

L’ultima novità ci viene dalla ZF TRW, la divisione sicurezza attiva e passiva di del gruppo ZF, che ha presentato un nuovo tipo di airbag, posizionato tra i sedili anteriori per migliorare la protezione in caso di urti laterali, che, integrato nello schienale del sedile, si attiva per proteggere le zone della testa, delle spalle e del busto del guidatore e del passeggero anteriore. In caso di impatto sul lato del passeggero, l’airbag centrale mantiene in posizione il conducente riducendone al minimo lo spostamento laterale e contenendo il rischio di interazione con il passeggero anteriore o con le parti strutturali dell’abitacolo. «In caso di urto laterale, gli occupanti seduti sul lato della vettura opposto al lato dell’impatto sono esposti a notevoli rischi» spiega Dirk Schultz, direttore tecnico mondiale per i sistemi di ritenzione ZF. «Nel corso di studi sugli incidenti stradali è emerso che gli impatti sul lato opposto della vettura sono causa del 30% dei decessi negli Stati Uniti e del 30% dei ferimenti gravi in Germania».

Il modulo airbag centrale comprende un generatore di gas ibrido ed è realizzato con tecnologie che prevedono l’utilizzo di un cuscino integralmente tessuto oppure cucito. Il modulo può essere flessibilmente adattato agli specifici requisiti dell’interno del veicolo. Può anche essere dotato di uno speciale meccanismo di ancoraggio che, in seguito all’attivazione, contribuisce a conferire all’airbag una forma triangolare, migliorando le prestazioni di ritenuta.

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